
Quando si tratta di assegnare un nome a una periferica da gaming la questione diventa seria e il dipartimento di ASUS dedicato al mondo del gaming, ROG, ha immaginato di chiamare uno dei loro mouse di fascia alta Gladius. Dal latino gladio, era una spada in dotazione a una tipologia di combattenti non indifferente: i legionari romani.
Ci si aspetta, conseguentemente, che l’ASUS ROG Gladius II sia l’arma definitiva per i giocatori più esigenti. Equipaggiato con componenti e funzionalità di massimo livello, il mouse cerca di soddisfare tutti i tipi di mano e di impugnatura, pertanto risulterà comodo e adatto a quasi tutti gli utenti. Ottima la dotazione e l’ingegnerizzazione, a discapito di qualche funzionalità non presente e del prezzo importante.
Design e qualità costruttiva
La dotazione è incredibilmente completa e non fa altro che evidenziare quanto sia stato dedicato alla qualità del prodotto.
Oltre al mouse, si possono trovare la custodia morbida per il trasporto, due tipologie di cavo (uno lungo con finitura a maglia e uno normale più corto), un adesivo raffigurante il marchio ROG e, cosa più importante, un set di pulsanti intercambiabili, marchiati Omron e testati per garantire almeno 50 milioni di pressioni, in aggiunta a quelli già installati Kailh (stesso marchio che produce gli switch meccanici per tastiere high-end competendo con Cherry).

Sotto il punto di vista funzionale, il mouse offre tutto che è necessario e oltre. Il cavo è scollegabile e sostituibile, in modo da ridurre gli ingombri e facilitarne il trasporto; inoltre è presente un sistema che consente di accedere all’elettronica del mouse smontando la scocca, svitando quattro viti presenti nella parte inferiore e coperte con altrettanti gommini, a differenza della maggior parte delle periferiche simili dove le viti sono posizionate sotto i pad di scorrimento che, essendo incollati, una volta rimossi risulta molto complesso riapplicarli. In questo modo è possibile sostituire i pulsanti preinstallati con quelli forniti oppure con altri differenti, così da ottenere una personalizzazione massima.
Il design è molto articolato e dettagliato, con un frontale accattivante e forme rialzate che spingono la mano ad impugnarlo piuttosto che sfiorarlo. Sono presenti led RGB in tre punti: nella parte inferiore, forse la più suggestiva, nel logo ROG posizionato posteriormente e ai lati della rotella di scorrimento, il tutto compatibile con il sistema Aura Sync, che consente di uniformare i colori dei LED di tutti i componenti ASUS installati (Scheda madre, scheda video, strisce luminose e altre periferiche).

Non è predisposto per i mancini ma per i destrosi l’ergonomia è assoluta: ottimo lo spazio sia per il pollice sia per anulare e mignolo nel lato destro. Le andature sulla parte superiore sono adatte per tutti i tipi di presa: palm (ricoprendo il mouse con tutta la mano), claw (appoggiando il palmo nella parte posteriore e la parte iniziale delle dita) e fingertip (tenendo il polso rialzato e toccando i pulsanti solamente con la parte terminale delle dita). Anche il peso di 110 grammi è una componente non lasciata al caso, infatti risulta essere adeguato.

I materiali sono una plastica nera con trattamento opaco che fa da scheletro, molto robusta e con un ottimo feeling al tatto e la gomma ai lati ricamata con un effetto maya. Eccellenti gli assemblaggi e le finiture che non danno assolutamente l’impressione di voler cedere durante le sessioni più frenetiche e violente, come la risposta dei pulsanti e della rotella che trasmette una sensazione meccanica di qualità.
Prestazioni
Asus ROG non si è risparmiata su questo prodotto, equipaggiandolo con un sensore ottico PMW 3360DM da 12 000 DPI massimi, range che accarezza l’assurdo ma che offre una precisione di tracciamento eccellente (fino a 250 pollici al secondo) in tutta la gamma e che arriva a gestire cambi di accelerazione fino a 50Gg (tanto per fare un paragone, un dragster Top Fuel accelera con una forza di massimo 6g); la connessione USB, invece, arriva a una frequenza di aggiornamento fino a 1000 Hz, il massimo ottenibile oggi.

Sia nelle fasi di spostamento rapido, come navigare nella mappa di un MOBA sia in quelle di mira in un FPS, raggiungere il punto che si sta fissando è immediato e senza incertezze.
Rimanendo nella condizione dove è richiesta accuratezza, il mouse offre un tasto esattamente dove appoggia il pollice che, se premuto, consente di entrare nella modalità “sniper” dove i DPI vengono immediatamente ridotti a un valore prestabilito in modo da essere più precisi possibile. Il pulsante nella parte superiore, poco prima della rotella di scorrimento, è utile per cambiare il livello di precisione del sensore su valori impostabili dal software.
A tal proposito, il programma di gestione è il ROG Armoury, con grafica accattivante ma intuitiva e che permette svariate personalizzazioni e regolazioni, fra le quali:
– Azioni dei pulsanti, compresi i due aggiuntivi nel lato sinistro
– Prestazioni del sensore con presenza di grafici riportanti la forza g impressa
– colori ed effetti dei LEG RGB e sincronizzazione con gli altri componenti ASUS compatibili
– Aggiornamento del firmware
– Creazione e assegnazione di macro a livello avanzato
– Statistiche di utilizzo
Purtroppo non è esente da bug e blocchi durante l’avvio e in determinate occasioni.
Verdetto
Il Gladius II è senza ombra di dubbio un prodotto destinato a tutti coloro che non accettano compromessi e che vogliono il massimo dalle periferiche in modo da non incontrare limitazioni a causa delle stesse. I vantaggi di questo mouse sono:
– Performance al top e tracciamento accurato;
– Possibilità di personalizzazione di pulsanti e LED;
– Qualità costruttiva superiore.
La perfezione, però, non esiste e purtroppo ci sono alcuni svantaggi:
– Prezzo non proprio accessibile;
– Software che presenta ancora delle incertezze;
– Non sono presenti dei pesetti per adattarlo a diverse preferenze.