DisplayPort VS HDMI: differenza e qual è meglio

DisplayPort VS HDMI: differenza e qual è meglio

La scelta di una scheda video, di un monitor o di un computer portatile prevede la valutazione accurata di diversi parametri. Non ultima tra le caratteristiche da valutare vi è quella relativa all’interfacce video.

Se fino a qualche anno fa lo standard più diffuso era la VGA, al giorno d’oggi la scelta, nella maggior parte dei casi, è contesa tra DisplayPort e HDMI. Non mancano però anche le alternative come DVI e, naturalmente, la combinazione di più soluzioni tra quelle citate.

In questo articolo andremo a focalizzarci sui due standard più diffusi, cercando di capire quali sono i vantaggi legati ad entrambe le soluzioni.

DisplayPort vs HDMI: una scelta tutt’altro che semplice

Con DVI divenuto ormai un tipo di interfaccia marginale e la VGA considerata ampiamente obsoleta (o comunque legata a prodotti di basso livello), la sfida tra DisplayPort e HDMI risulta dunque fondamentale in fase di scelta.

Per poter confrontare al meglio le due soluzioni, è bene prima analizzarle singolarmente per capire vantaggi ed eventuali svantaggi legati ai due standard.

Cos’è DisplayPort?

DisplayPort è una tecnologia lanciata sul mercato a partire dal 2006. Questa dispone di un bandwidth pari a 32,4 Gbps che, come vedremo, è inferiore a quanto offerto da HDMI. Nonostante ciò, il livello di compressione 3:1 proposto è teoricamente lossless, dunque senza alcun tipo di perdita dati (siano essi audio o video)

DisplayPort 1.4 (l’ultima versione rilasciata di questa tecnologia) permette di operare anche attraverso una presa USB Type C, supportando dunque video ad alta definizione (anche 8K a 70 Hz, 4K a 120 Hz e HDR). Non solo: questa tecnologia ha l’innegabile vantaggio di poter alimentare più schermi contemporaneamente, a patto che i monitor coinvolti siano dotati di presa USB-C.

Infine, va considerato che DisplayPort ha il pieno supporto da parte di AMD FreeSync e NVIDIA G-SYNC. Si tratta di due soluzioni finalizzate alla sincronizzazione dell’immagine ottimizzata tra scheda video e monitor.

Cos’è HDMI?

HDMI è un tipo di interfaccia ancora più collaudato, essendo stato lanciato sul mercato nell’ormai lontano 2002.

L’ultima versione, ovvero HDMI 2.1, è stata ufficialmente commercializzata a partire dal 2017. Questa permette di gestire un bandwidth di 48 Gbps, supportando HDR e diverse opzioni per quanto concerne lo standard audio.

Questa soluzione infatti, consente non solo di inviare/ricevere un flusso di dati video, ma anche audio nonché segnale Ethernet. In ottica video, HDMI 2.1 permette di supportare una risoluzione massima di 8K a 120 Hz.

Va poi considerato che questo tipo di interfaccia supporta la tecnologia FreeSync, una soluzione dunque che premia chi ha il proprio notebook per giocare con scheda video AMD Radeon (abbastanza recente da gestire tale soluzione).

Per quanto concerne le connessioni, HDMI offre tre tipologie di prese:

  • Type A: lo standard più diffuso legato a monitor PC e presente sulle principali schede video sul mercato;
  • Type C (mini HDMI): presente sulla maggior parte di notebook più recenti e tablet;
  • Type D (micro HDMI): legato perlopiù all’ambito mobile.

Confronto tra le due interfacce

Una volta analizzate singolarmente, è possibile dunque fare un confronto più diretto tra DisplayPort e HDMI. Il primo “campo di battaglia” ovviamente, riguarda il flusso dati video e la relativa risoluzione supportata.

DisplayPort ha il vantaggio pratico di poter reggere più monitor attraverso un singolo cavo. Si tratta dunque, di una soluzione ideale per chi ha a che fare con più schermi contemporaneamente.

Sotto il punto di vista di banda dati però, la spunta HDMI 2.1, potendo trattare un bandwidth maggiore e dunque un flusso dati gestibile più ampio. Come già accennato poi, la scelta andrebbe fatta anche in base al tipo di tecnologia di cui si intende fruire. AMD FreeSync e NVIDIA G-SYNC sono un’esclusiva DisplayPort, mentre HDMI deve accontentarsi di FreeSync.

Sotto il punto di vista audio, non vi sono particolari differenze. Entrambe le soluzioni permettono di gestire fino a 8 canali audio. HDMI però, offre qualcosa in più rispetto alla concorrenza, ovvero la possibilità di sfruttare l’audio di ritorno. Si tratta di una soluzione realmente utile solamente nel contesto di sistemi Home Theater in grado di supportare questa tecnologia.

Questione cavi

Infine, va considerata anche la questione cavi e la relativa lunghezza degli stessi. La cablatura infatti è tutt’altro che un fattore secondario in fase di scelta.

In ottica DisplayPort infatti, è possibile adoperare cavi più lunghi rispetto ad HDMI. In questo secondo caso, per non degradare il segnale, è consigliabile non superare i 2 metri di lunghezza.

Nel caso in cui si intende collegare il computer o comunque un dispositivo input distante dal monitor, DisplayPort è la soluzione ideale.

Conclusioni

Innegabilmente sia DisplayPort che HDMI sono ottime tecnologie, in grado di garantire standard qualitativi di altissimo livello. Per le loro caratteristiche però, esse offrono delle sfumature che le rendono dissimili e più o meno funzionali a determinate situazioni.

Capita la differenza tra DisplayPort e HDMI, facciamo il punto della situazione.

Chi deve gestire più monitor, o solo uno ma a grande distanza, generalmente può trovare in DisplayPort una scelta migliore. HDMI invece, vista la possibilità di gestire più dati video, è solitamente consigliata per chi utilizza un computer in ottica gaming. A livello teorico infatti, HDMI avrà più facilità nel gestire le risoluzioni elevatissime tipiche dei videogiochi moderni.

La combinazione scheda video e monitor poi, a seconda del caso, può a sua volta influire direttamente su questa scelta. A prescindere da queste valutazioni, a meno di non aver esigenze estreme, entrambe le soluzioni risultano tecnologicamente avanzate e pienamente apprezzabili.

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