
Siete degli appassionati di hardware e videogiochi? Allora avrete sicuramente sentito parlare almeno una volta nella vostra vita di frame rate (e FPS).
Ma cosa sono gli FPS? Perchè se ne parla così spesso? Sono davvero così importanti?
In questo articolo cercheremo di rispondere a queste e altre domande in modo tale da chiarire ogni possibile dubbio.
INDICE DEI CONTENUTI
- Cosa sono gli FPS?
- Quanti FPS avere in un videogioco?
- FPS alti: è un vantaggio?
- FPS più alti è sempre meglio?
- Frame rate e problemi
Cosa sono gli FPS?
Cerchiamo di affrontare subito la domanda più comune ed elementare: cosa sono gli FPS?
L’acronimo FPS sta per “frames-per-second” (frame al secondo) e indica quanti frame (fotogrammi) il PC è in grado di elaborare ogni secondo; pertanto questo fattore è enormemente influenzato dall’hardware del computer, in primis dalla GPU, ma anche dalla CPU e dalla RAM. Da non confondere con il refresh rate del monitor.
Quanti FPS avere in un videogioco?
30 FPS: Il frame rate più comune nella maggior parte dei giochi per console e su alcuni PC di fascia (davvero) bassa. Possiamo considerarlo come il quantitativo minimo indispensabile affinché un gioco sia giocabile, sebbene la maggior parte degli utenti non noti alcun problema fino a che gli FPS non siano al di sotto della soglia dei 20.
60 FPS: Da molti considerato come il frame rate ideale, i 60 FPS sono ottenibili solo su alcuni determinati giochi su console, mentre un PC o un notebook da gaming decente sarà in grado di gestire i 60 FPS nella maggior parte dei giochi, ad eccezione dei tripla AAA che potrebbero richiedere qualche compromesso.
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120 FPS: Ottenibili solo su computer di gioco di fascia alta o su giochi poco “pesanti” graficamente parlando come LoL o CS:GO. Molto più fluidi dei 60 FPS, è obbligatorio utilizzare un monitor a 144 Hz.
240 FPS: Il frame rate massimo che si può sperare di ottenere oggi, i 240 FPS possono essere visualizzati solo su monitor a 240 Hz. Tuttavia, la differenza tra 120 FPS e 240 FPS è praticamente indistinguibile nei videogiochi. Questo, combinato con i costi hardware ancora più elevati, rende evidente il motivo per cui i 240 FPS sono presi di mira solo da una cerchia ristretta di utenti.
Tenete presente che è fisicamente impossibile mantenere un frame rate completamente stabile, questo sia per questioni hardware, sia in base all’ottimizzazione del gioco. In ogni caso, maggiori sono gli FPS, meno sarà percettibile questo sali e scendi.
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FPS alti: è un vantaggio?
La risposta è sicuramente si, ma dipende da situazione a situazione. Da 20 FPS a 60 FPS la differenza è netta, così come da 60 FPS a 144 FPS. La cosa potrebbe cambiare andando oltre i 144 FPS, perlomeno nel mondo dei videogiochi.
Ma in che modo ci aiutano gli FPS?
Ovviamente, visualizzando più fotogrammi/s sul display/monitor, è possibile essere in grado di reagire più rapidamente durante l’azione, sopratutto nei videogiochi più frenetici come Fortnite.
FPS più alti è sempre meglio?
La maggior degli utenti concorderebbe all’unanimità sul fatto che più sono alti, meglio è. Tuttavia, la verità è che a volte avere FPS più bassi è meglio.
Perché?
- Fluidità: se il PC cerca a tutti i costi di offrire il quantitativo più alto di FPS, il sali e scendi del frame rate potrebbe causare una esperienza di utilizzo poco piacevole (soprattutto a bassi FPS); in questo caso può aver senso bloccarli, per esempio, a 30;
- Immersione: la maggior parte dei film sono girati a 24 FPS, quindi i 30 FPS possono offrire una sensazione molto più cinematografica durante il gaming. Inoltre, nei giochi più vecchi o quelli che non sfruttano tecnologie di motion capture, l’animazione ad alti FPS può sembrare innaturale.
Frame rate e problemi
Come dicevamo nel paragrafo precedente, di più non è sempre meglio. Ad esempio, la mancata sincronizzazione degli FPS della GPU con la frequenza di aggiornamento del monitor potrebbe essere la causa dello screen tearing. Oppure, quando la scheda video non riesce a processare le immagini nei giusti tempi potrebbe verificarsi lo stuttering.
E’ possibile ovviare a questi problemi, magari acquistando una GPU (o un monitor) migliore, o sfruttando tecnologie come il V-Sync, il G-Sync di NVIDIA o il FreeSync di AMD.