Come ripristinare Windows 10: guida definitiva

Come ripristinare Windows 10: guida definitiva

Windows 10, così come i suoi predecessori, con il passare del tempo e l’utilizzo presenta l’insorgere di alcuni problemi. In alcuni casi si tratta di semplici rallentamenti, in altri di veri e propri inconvenienti, come frequenti freeze o riavvii.

Se in alcuni casi è possibile intervenire mettendo una proverbiale pezza al sistema operativo Microsoft, in altri casi il suo utilizzo può risultare compromesso. Quando ciò avviene, ripristinare Windows 10 è l’unica soluzione percorribile.

Non solo: questo tipo di intervento è fortemente consigliato anche nel caso di vendita del proprio PC desktop o notebook. In questo modo infatti viene consegnato all’acquirente un computer perfettamente funzionante, ma senza alcun tipo di dato personale.

Ma non perdiamo altro tempo e andiamo dritti al punto: come ripristinare Windows 10 alle impostazioni di fabbrica (e non solo)? Continuate la lettura per scoprirlo!

Come ripristinare Windows 10 alle condizioni di fabbrica

La procedura base per effettuare il ripristino del sistema operativo è alquanto semplice. In tal senso i primi passi sono:

  • Andare su Impostazioni (clic su Start e poi sull’icona a forma di ingranaggio);
  • Scegliere la voce Aggiornamento e sicurezza;
  • Cliccare su Ripristino (nel menù a sinistra);
  • Selezionare Inizia sotto la voce Reimposta il PC.

A questo punto è possibile decidere quale alternativa adottare in base alla motivazione che vi spingono al ripristino di Windows 10.

Schermata ripristino di Windows 10 alle impostazioni di fabbrica

Se si tratta di un intervento di manutenzione straordinaria, è possibile optare per Mantieni i miei file. In questo modo il ripristino andrà ad eliminare impostazioni e software, senza toccare documenti e foto presenti sull’unità.

Windows 10, a questo punto, propone altre due modalità d’azione per preservare i file, ovvero Download da cloud e Reinstallazione locale.

Reset di Windows 10 e download

Nel primo caso, il sistema operativo viene scaricato direttamente dai server Microsoft, risultando dunque aggiornato all’ultima versione disponibile. Adottando Reinstallazione locale invece si utilizzano i file disponibili localmente per ripristinare Windows 10.

La seconda modalità d’azione è sconsigliata, in quanto comporta lunghi tempi d’attesa per gli inevitabili aggiornamenti. Se non si ha disponibile una connessione internet degna di tale nome, può comunque essere un compromesso accettabile rispetto a un OS non funzionante.

Nel caso invece si stia preparando il PC desktop o il laptop alla vendita, è consigliabile scegliere Rimuovi tutto (il cosiddetto factory reset). In questo modo si vanno a cancellare tutti i file personali presenti. In questo caso, ovviamente, è consigliato effettuare prima una copia di tutti i dati che si intendono salvare.

Come fare il ripristino di Windows 10 a una data precedente

L’operazione finora illustrata comporta il reset del PC Windows 10 alla condizione iniziale della macchina, come se fosse appena stato comprato.

In realtà, quando si parla di ripristino di Windows, è possibile riferirsi anche a una data precisa. L’OS di Microsoft infatti permette di creare (sia automaticamente che manualmente) dei punti di ripristino che si possono ricaricare in caso di malfunzionamenti.

In parole povere, si “viaggia nel tempo” riportando il dispositivo allo status di un determinato giorno. Si tratta di un ottimo metodo, per esempio, per tutelare Windows 10 dalle modifiche relative ad alcuni aggiornamenti che possono aver creato problemi di vario tipo.

Creazione punto di ripristino su Windows 10

I punti di ripristino possono essere gestiti manualmente o essere automatici (come vedremo in seguito). Per creare manualmente un punto di ripristino è necessario:

  • Digitare Crea un punto di ripristino sulla barra di ricerca di Windows e cliccare sul risultato;
  • Qui, clic sinistro su Crea;
  • Assegnare una descrizione al punto di ripristino che si sta per creare;
  • A questo punto non resta che attendere la creazione dello stesso.

Dalla stessa scheda poi è possibile caricare un punto di ripristino precedente. In tal senso, basta cliccare su Ripristino configurazione di sistema.

La seguente finestra aperta offre Ripristino consigliato (con tanto di ora, data e altre informazioni) o Scegli un punto di ripristino diverso. In questo secondo caso, è possibile andare a ritroso nel tempo, lasciando libertà di scelta all’utente.

Punti di ripristino automatici ed eventuale disattivazione

Il sistema operativo va a creare in automatico dei punti di ripristino quando si appresta ad installare un qualunque tipo di software. Tale operazione è una sicurezza aggiuntiva per l’utente, ma va a pesare a livello di spazio di archiviazione.

I punti di ripristino automatici possono essere disattivati in questo modo:

  • Digitare Crea un punto di ripristino sulla barra di ricerca di Windows e cliccare sul risultato;
  • Qui, clic sinistro su Configura;
  • Selezionare Disattiva protezione di sistema;
  • Confermare con un clic su OK.
Disattivazione punto di ripristino automatico su Windows 10

Prima di pensare a una disattivazione però, è bene prendere in considerazione anche la possibilità di ridurre lo spazio sull’unità dedicato ai punti di ripristino. Spostando il cursore di fianco alla dicitura Utilizzo massimo, si riesce a trovare un compromesso tutelando lo spazio disponibile su HDD o SSD, senza rinunciare alla comodità di un punto di ripristino automatico.

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